Sacrificio ad occhi sbarrati. L’epoca della morte di Dio in “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick

Il saggio affronta le implicazioni filosofiche dell'opera cinematografica di Stanley Kubrick, implicazioni che si fanno di particolare spessore nel suo ultimo film, Eyes Wide Shut, ispirato alla novella Doppio sogno di A. Schnitzler. L'analisi mette a raffronto le due opere, evidenziando come Kubrick prosegua magnificamente l'indagine dello scrittore austriaco, imperniata attorno alla misteriosa morte della donna che salva il protagonista dalla situazione difficile in cui si era trovato ad una festa a sfondo erotico. Mentre Schnitzler insiste sull'ambiguità della vicenda, che sembra stemperarsi in un'atmosfera onirica, Kubrick sottolinea la valenza sacrificale della morte della giovane donna che, trasferita nella New York del nostro tempo, assume una valenza nascostamente quasi cristologica, mostrando la disperata vacuità di modelli sociali edonistici che escludono qualunque alternativa a se stessi